Attacchi Hacker: sempre più segnalazioni di attacchi tramite chiavette USB | Ecco come avvengono, come prevenirle e cosa sapere per evitarle

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Virus diffuso tramite chiavette USB – www.iPaddisti.it

I metodi per diffondere virus e malware non mancano di certo, tuttavia recentemente è stata scoperta una tecnica piuttosto antiquata che sta prendendo piede, colpendo soprattutto alcune parti del mondo.

Nonostante in molti paesi queste minacce viaggino soprattutto tramite mail, sms o file danneggiati spacciati per programmi autentici, c’è chi ha trovato un vero e proprio mercato in florida espansione che prevede l’uso delle, ormai quasi totalmente in disuso, pen drive.

Le pennette USB hanno negli anni aiutato a trasferire agevolmente file di ogni tipo e, quando ancora internet non forniva sufficienti strumenti per gli utenti, rappresentavano l’unica possibilità di inviare e ricevere il materiale digitale nel più breve tempo possibile.

I dispositivi sono stati “rispolverati” dai cybercriminali, che hanno preso di mira con questa tecnica vintage soprattutto alcuni paesi dell’Africa, al fine di attuare strategie di cyberspionaggio. Similmente, la nuova moda delle dead drops, che non intende arrestarsi, può rappresentare un problema per l’occidente piuttosto reale.

In questo caso però le pennette USB verrebbero inserite direttamente nei muri delle strutture della propria città e rese disponibili per tutti, tant’è che nel web è facilmente reperibile anche una mappa in cui è possibile trovarne una, tuttavia utilizzarle per capire cosa contengono potrebbe non essere una buona idea.

Penne USB infette, la nuova piaga si diffonde

I virus inseriti all’interno delle pen drive che hanno fatto il giro dell’Africa hanno fino ad ora colpito circa 30 aziende posizionate in vari Stati del continente, le quali sono state infettate rapitamente a causa dell’utilizzo di alcune pennette USB pubbliche presenti nei café o nelle copisterie.

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Pen drive infette dalla Cina – www.iPaddisti.it

Ciò ha permesso di far propagare velocemente il virus rubando dati sensibili delle aziende, i dati finanziari e tutte le informazioni private dei dipendenti, oltre alle strategie aziendali. Secondo i ricercatori di CheckPoint però questi malware sembrerebbero essere solo i primi a circolare, infatti è stato scoperto un altro gruppo di cybercriminali cinese che starebbe lavorando per la diffusione di un nuovo virus.

Per evitare di danneggiare i propri dispositivi è quindi bene ricordare di collegare ai proprio pc, tablet e smartphone, solamente pennette usb controllate, e di aggiornare sempre i software e gli antivirus alle versioni più recenti, così da avere sempre la massima protezione dei propri dati, senza incorrere in rischi che potrebbero compromettere la privacy di persone e aziende.