Apple Watch: ecco perchè non va bene per il running
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L’Apple Watch è il dispositivo più personale della Mela, e in effetti è ricco di funzionalità realizzate attorno all’utente. Ma al contrario di quel che si possa pensare, il primo smart watch di Apple non è proprio l’ideale per gli amanti della corsa.
L’Apple Watch, soprattutto con l’ultimo aggiornamento del sistema operativo watchOS 2.0, è ricco di funzioni pensate per la salute personale, le notifiche, i messaggi e il controllo remoto di determinate applicazioni. Ma per chi ama il running, l’Apple Watch potrebbe non essere il compagno ideale. Ecco perché.
Le premesse ci sono tutte per un buon tracking della corsa, ma nella pratica non sempre le cose vanno come sperato. Ci sono infatti alcuni problemi di gioventù, ad esempio le applicazioni di terze parti che si bloccano all’improvviso oppure smettono di monitorare l’attività fisica. Non è certo una bella cosa, soprattutto dopo aver corso oltre 10 chilometri.
Sempre parlando di applicazioni di terze parti, ci sono dei problemi che difficilmente verranno risolti in futuro, almeno con la prima generazione dell’Apple Watch: l’accensione automatica del display se si solleva il polso non avviene in maniera immediata, e tutti i dati non sono sincronizzati in tempo reale con l’iPhone. È una mossa per ridurre il consumo della batteria, ma ad uno sportivo interessa sapere subito la distanza percorsa e la velocità media. I dati in ritardo non sono una cosa positiva per gli allenamenti.
La situazione è migliore con le app di serie, ma quelle di terze parti non sono proprio perfette, e ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poter avere delle applicazioni di tutto rispetto per gli amanti del running e possessori dell’Apple Watch.
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