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Tra l’Apple Watch e gli smart watch basati sul sistema operativo Android Wear di Google c’è davvero un mondo di differenza, e in questa guida di oggi vediamo insieme le differenze principali tra i due ecosistemi.
Come molti di voi già sapranno, l’Apple Watch ha preinstallato il sistema operativo watchOS, ed entro l’autunno arriverà watchOS 2.0, aggiornamento che promette grandi cose per quanto riguarda le app preinstallate e i servizi a disposizione dell’utente. Ma mettendo l’Apple Watch a confronto con le proposte della concorrenza, chi ne esce vincitore?
Prima di tutto, se siamo in possesso di un iPhone oppure abbiamo intenzione di acquistare il melafonino in futuro, allora conviene scegliere l’Apple Watch. Al contrario, se abbiamo uno smartphone Android, allora è meglio non scegliere l’Apple Watch. Questo perchè sia watchOS che Android Wear non supportano sistemi operativi di terze parti. Avete uno smart watch Android Wear? Per poterlo sfruttare al 100% è necessario avere uno smartphone Android, l’iPhone non va bene. Difficilmente la situazione cambierà in futuro, visto che tra Apple e Google non scorre certo buon sangue.
La prima differenza è certamente il prezzo: per l’Apple Watch servono almeno 400 euro nella sua versione più economica, mentre gli smart watch Android Wear costano mediamente la metà. Trattandosi poi di una piattaforma aperta, c’è molta più scelta in termini di funzioni, design, colori, personalizzazioni, ..
Parlando di stand-by, Android Wear ha un vantaggio relativo: mentre per attivare l’Apple Watch bisogna sollevare il polso, con i device Android Wear è supportata una modalità “in bianco e nero” a basso consumo che ci permette di avere il quadrante e le app sempre attive.
I quadranti di Android Wear sono maggiormente personalizzabili, e per la connessione Wifi non è richiesta la vicinanza dello smartphone. Inoltre, il sistema di sblocco supporta sia il codice PIN che il pattern, e in Android Wear non mancano i gesti da polso.
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