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Ieri vi abbiamo spiegato per bene come abbinare l’Apple Watch con l’iPhone, e nella notizia di oggi desideriamo elencare alcune curiosità sul tanto atteso smart watch della Mela morsicata.
Kevin Lynch, ex CTO di Adobe e dirigente di Apple dal 2013, in una lunga e interessante intervista a Wired ha fornito dei dettagli inediti sullo sviluppo dell’Apple Watch, svelando alcune cose che fino ad oggi ci erano del tutto sconosciute.
Prima di tutto, lo sviluppo dell’Apple Watch si deve essenzialmente a Jonathan Ive, il capo della divisione design di Apple che ha proprio spinto alla creazione di “un dispositivo rivoluzionario da indossare al polso“. Non appena Kevin Lynch arrivò a Cupertino, sentì subito una forte pressione addosso, considerato che gli fu detto di avere soltanto due giorni di tempo per preparare una “design review” su un prodotto del tutto inedito. Quel prodotto era ovviamente l’Apple Watch (in forma di prototipo).
A livello software, i primi lavori sull’interfaccia sono nati quando iOS 7 era in via di sviluppo: Jonathan Ive contattò Alan Dye, responsabile del team sull’interfaccia utente di iOS, chiedendogli di preparare un’interfaccia per un dispositivo completamente diverso dall’iPhone e dall’iPad. L’interfaccia venne creata da zero, con nuove icone, animazioni e schermate.
L’Apple Watch venne creato perchè è necessario un dispositivo extra per poter controllare in comodità le notifiche e i messaggi importanti, senza dover tirare fuori dalla tasca lo smartphone ogni volta che si sente la vibrazione o il suono della notifica. In effetti, un orologio è molto meno invasivo nella vita quotidiana rispetto al telefono.
Il primo prototipo dell’Apple Watch aveva uno strap in velcro, e sono stati fatti dei grossi sforzi dal punto di vista software, visto che è stato sviluppato un sistema per poter rispondere comodamente e velocemente ai messaggi, senza dover utilizzare una tastiera virtuale.
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