Apple velocizza la procedura di rimborso per i clienti

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Esiste un aspetto burocratico che sovente rallenta una delle pratiche più richieste e anelate da parte del consumatore: il rimborso. La burocrazia, soprattutto in Italia, non aiuta assolutamente tale ovvia e basilare procedura, che consiste nel rispettare il classico diritto di reso, che tutti gli utenti possono esercitare nell’arco delle successive 24 o 48 ore dall’acquisto di un prodotto. Ciò non toglie che ovviamente la forma del rimborso può avvenire in qualsiasi altra situazione e non necessariamente dinanzi a un reso.

Apple, che da sempre fa della sua principale forza il rapporto con il cliente, ha deciso di rivedere le tempistiche per i rimborsi e migliorare ulteriormente il già abbastanza snello periodo che trascorre tra la richiesta e l’avvio della pratica. Secondo quanto riportato da Reuters, che ha pubblicato un report redatto da una compagnia di ricerca, Apple sarebbe riuscita a ridurre ancora di più i tempi di attesa: la nuova procedura prevede che il rimborso possa arrivare in meno di dieci giorni, magari nei tempi di una settimana, così da poter velocizzare eventualmente un secondo acquisto da parte del cliente.

Tale procedura è permessa anche da una miglioria nella spedizione offerta, che diventa celere e immediata così da permettere ai prodotti che vengono restituiti di arrivare prima alla Apple, entro tre giorni. Prima il prodotto può arrivare all’esame dell’azienda, prima può essere emesso il rimborso, che quindi arriverà anch’esso prima del tempo. Un sistema più veloce, che migliora la burocrazia del rimborso. Per incentivare, quindi, la vendita online e per assicurare che in caso di reso il rimborso è pressappoco immediato, Apple ha deciso di percorrere questa strada, permettendo di acquisire fiducia nei confronti dell’utente. Una scelta che difficilmente non otterrà grandi consensi.

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