Apple trema: arrivata minaccia diretta | Ora saranno guai seri per ogni utente Mac
Una delle più importanti gang del ransomware punta diritto i dispositivo Apple per la prima volta: ecco cosa si rischia. LockBit è un gruppo di hacker che offre un RaaS facile da utilizzare per chiunque voglia. Per alcuni, il segreto è il loro modello di business.
Da qualche anno a questa parte abbiamo vissuto alcuni eventi geopolitici che hanno prodotto conseguenze impattanti sul mondo digital. Oltre alle nostre abitudini, che sono cambiate in maniera radicale, anche la nostra presenza online è diventata sempre più importante. Questo ha fatto sì che aumentassero anche la mole di dati interessanti e privati, informazioni sensibili e personali che hanno ingolosito gruppi di hacker in tutto il mondo.
Il Covid-19 ci ha spinti tutti a fare un maggiore affidamento sulla rete Internet, mentre la guerra tra Russia e Ucraina ha creato blocchi contrapposti pronti a farsi una guerra parallela informatica. Di conseguenza, gli attacchi si sono moltiplicati ed è diventato molto più pericoloso mettere online i propri dati personali. LockBit è uno dei gruppi hacker più importanti del pianeta. Finora i loro programmi avevano toccato solo i sistemi operativi di Windows e Linux, ma ora qualcosa sta cambiando. Nel mirino dei ransomware, infatti, è finito anche il sistema operativo MacOS.
Apple al centro delle mire di LockBit
Prima di comprendere l’accaduto, bisogna spendere due parole su LockBit. In realtà è come se si trattasse di una gang che ha ruota intorno all’offerta di un RaaS, cioè un ransomware-as-a-service. In pratica, l’organizzazione ha creato un prodotto che permette di utilizzare in maniera estremamente semplice i ransomware a chiunque ne voglia fare impiego. Gli analisti suggeriscono che l’ampia popolarità del gruppo sia dovuto alla gestione del prodotto, eseguita come un vero e proprio business, aggiornando costantemente i loro programmi, ricercando i feedback degli utenti e mettendo al centro la loro soddisfazione.
A quanto pare, negli ultimi tempi i ransomware di LockBit hanno iniziato a colpire anche i sistemi operativi di Apple. A rilevarlo è MalwareHunterTeam. Sul web non si trovano tracce del programma dedicato a MacOS, ma alcune cifre riportano che queste versioni sono in circolazione dallo scorso novembre. Insomma, il programma ha vissuto cinque mesi sotto traccia prima di colpire i suoi nuovi obiettivi. Anche gli utenti Apple, dunque, sono avvertiti: i ransomware di LockBit possono fare grossi danni.