[adrotate banner=”1″]
Dagli Stati Uniti rimbalza in rete un’imbarazzante scandalo che riguarda la società di Cupertino. Sahar Sabet, giovane diciannovenne di Alpharetta, Georgia, si è recata la scorsa settimana in un centro commerciale della sua città per acquistare un iPad. Quando un impiegato del negozio ha ascoltato la donna conversare in persiano, la lingua parlata in Iran, ha rifiutato di vendere lei qualsiasi prodotto, facendo appello alla politica di vendita Apple per giustificare il rifiuto.
Sahar Sabet, però, è una cittadina statunitense, iscritta regolarmente presso l’Università della Georgia. “E’ stato molto doloroso e molto imbarazzante. Sono letteralmente corsa via in lacrime”, ha dichiarato. La giovane sarebbe stata sentita conversare con gli zii in persiano all’interno del negozio; da qui il rifiuto del venditore.
L’impiegato Apple ha spiegato che la politica ufficiale della società vieta la vendita dei loro prodotti (in particolari quelli di elettronica) nei paesi proibiti dagli Stati Uniti. Tuttavia, il Consiglio delle relazioni islamico-americane ha invitato la società di Cupertino a rivedere profondamente la sua posizione a riguardo. “Apple deve rivedere le sue politiche per assicurare che i clienti non siano oggetto di trattamenti discriminatori sulla base della loro religione, etnia o origine nazionale”.
[adrotate banner=”2″]