Apple Store Grand Central Station riceve le petizioni di Change.org

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Le petizioni che denunciano le condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi che producono i prodotti Apple sono state consegnate dalle mani dell’attivista Sarah Ryan e un gruppo esiguo di manifestanti all’Apple Store Grand Central Station.

Intervistata dalla stampa alle porte dell’Apple Store Newyorkese,  l’attivista del Change.org ha affermato:

“Il nostro obiettivo è quello di creare un dialogo con Apple. Vogliamo lavorare con loro per migliorare le loro condizioni di lavoro”

L’obbietivo è quello di costringere Apple a creare un iPhone etico, creato in fabbriche con condizioni di lavoro migliori rispetto a quelle attualmente in essere presso Foxconn a Tapei.

Fra i manifestanti vi era anche Stephen Groth, ex Chief Financial Officer di CAMAC Energy Inc, il quale ha affermato:

“Non voglio avere un altro iPhone, se non risolvere questo problema. Io non voglio essere parte di qualcosa che lede le persone.”

La petizione di Change.org ha attratto 200.000 firme mentre un’altra condotta da SumOfUs.org ne ha raccolte 57.000, nel frattempo Apple, e la maggior parte delle aziende mondiali che hanno da sempre usufruito delle fabbriche cinesi per la produzione dei prodotti, stanno correndo ai ripari aderendo all’associazione per i diritti umani Fair Labor association, come annunciato da Tim Cook  pochi giorni fa.

Attraverso un comunicato Apple ha detto che è impegno della società quello di insistere sul fatto che i fornitori Apple devono garantire un’ambiente di lavoro sicuro e trattare i lavoratori con dignità. Ogni fornitore deve rispettare questi valori se vuole continuare a fare affari con Apple.
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