Apple sta progettando degli occhiali per la Realtà Aumentata in stile HoloLens?
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La nuova tecnologia ARKit è stata presentata da quasi due mesi, e ancora ufficialmente non è disponibile sui nostri iPad (tranne che per gli sviluppatori); tuttavia, le applicazioni di questo nuovo sistema, come abbiamo visto più volte, sono impressionanti.
Ma una delle funzioni più incredibili è quella che trasforma ARKit in un navigatore satellitare: in pratica, lo rende una specie di Street View in cui noi camminiamo e, per strada, compaiono delle grandi frecce che ci indicano la strada fino alla nostra destinazione.
Si tratta di un sistema quasi fantascientifico, che però si utilizza male su iPhone, mentre sarebbe molto più comodo su occhiali in realtà aumentata, cioè occhiali che sovrappongono il reale al virtuale, creando un mondo unico.
In effetti, non sarebbe una cose impensabile: già esistono gli HoloLens di Microsoft che, a parte un costo proibitivo, al momento non funzionano molto bene; Apple potrebbe però sfruttare alcuni anni di esperienza di ARKit, di miglioramento del suo sistema su iPhone e iPad, con l’obiettivo finale non di lasciare lì il sistema, ma di trasferirlo su un hardware dedicato.
Del resto, gli indizi di una cosa del genere ci sono già da tempo, soprattutto partnership con aziende che si occupano proprio della produzione di tecnologie per la realtà aumentata, e tutto fa pensare che sia proprio questo l’obiettivo finale di Apple: occhiali per la realtà aumentata, che all’occorrenza siano utilizzabili anche nella realtà virtuale, che costituirebbero un dispositivo molto più personale rispetto a quelli che possiamo vedere oggi.
Naturalmente, al momento questi sono solo rumors, e potrebbero avverarsi tra diversi anni, ma sono pochi i dubbi sul fatto che, prima o poi, arriveranno davvero ad avverarsi: Apple potrebbe quindi davvero star progettando occhiali di questo tipo che non cambierebbero solo il nostro modo di usare la tecnologia, ma addirittura quello di vedere il mondo intero.
Per adesso, però, non ci resta che aspettare.
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