Apple si tiene al passo e fa affidamento all’intelligenza artificiale. Vediamo tutte le implicazioni.
Solamente quattro giorni fa le prime aperture di Apple nei confronti dei sistemi basati sull’IA. Più nello specifico, Apple ha deciso di lanciare delle applicazioni dedicate sul suo Apple Store.
Stando a quanto riportato dal sito a tema DigiTimes (digitimes.com), il successo ottenuto da Chat GPT, il sistema di scrittura basato sull’intelligenza artificiale, integrazione presente in molte app, oltre a quello attribuito al settore dell’IA generalmente parlando, avrebbe spinto la Apple, e non solo, a compiere dei passi significativi in quella direzione.
Tra gli altri interessati anche Amazon e Meta. Cambia dunque, per Apple, quello che era un vero e proprio caposaldo nelle proprie convinzioni. Vi era molta diffidenza da parte dell’azienda verso i sistemi basati sull’IA, ma ora ha cambiato idea e si è registrato un’inversione di tendenza.
Nel dettaglio, la Apple si ritrova avvantaggiata rispetto alla concorrenza grazie ai Neural Engine dei chip Apple Silicon, che dovrebbe adattarsi alla perfezione a tutte le app e software basati sull’intelligenza artificiale. Ma, sebbene il supporto hardware di cui l’azienda di Cupertino dispone appaia perfetto, ci si chiede se davvero ne valga la pena di lanciarsi nel relativo mercato in questo momento.
Infatti, al momento la Apple non è ancora provvista di un applicativo IA in grado di sfruttare a pieno le potenzialità vantaggiose del suo hardware. In altri termini, Apple così facendo si lancerebbe sul mercato in un momento in cui non può sfruttare il vantaggio del quale prima si parlava. Non a caso, pare che prima di avanzare proposte di prossima introduzione commerciale, il colosso dell’informatica stia studiando attentamente i sistemi del tipo di Chat GPT, basati sull’IA, cercando di carpirne al meglio sia il funzionamento che le potenzialità di sviluppo.
I tempi del lancio saranno dunque meno brevi di quel che possa apparire, dato che serve da parte di Apple un’attenta pianificazione. La stessa dovrebbe portare prima al concepimento di un software innovativo nell’IA, così da sfruttare le potenzialità hardware già sviluppate e tentare di partire con un netto vantaggio rispetto alla concorrenza.
Certo, il fatto che la Apple abbia cambiato direzione è comunque una notizia significativa nel settore. Ora però si tratta di recuperare il tempo perduto rispetto alla concorrenza, e non si sa ancora con precisione quantificare i tempi, che restano un punto interrogativo.