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Una delle funzioni più interessanti dei nostri iPad e dei nostri iPhone è l’assistente vocale Siri. Si tratta di una tecnologia che, qualche anno fa quando venne presentata su iPhone 4S, era in qualche modo “pionieristica”, ma la concorrenza (in particolare Google con il suo Assistant, ma anche Amazon e Microsoft) nel corso degli anni si è fatta sempre più agguerrita.
Questo ha portato al fatto che Siri, oggi, è un assistente intelligente “un po’ meno intelligente”, rispetto ad altri, nelle diverse prove, e a riprova di questo Apple sta cercando di fare di tutto per migliorare le sue capacità. Recentemente, infatti, l’azienda ha assunto ben 140 ingegneri che lavorano al progetto Siri, il doppio rispetto alle assunzioni, di 70 ingegneri, dello scorso anno. Si tratta di personale dedicato esclusivamente allo sviluppo dell’assistente vocale, sia per fornire nuove capacità, sia per migliorare le capacità al momento esistenti.
I problemi con Siri, già presenti in passato e appesantiti, per gli utenti, dal fatto che non si possono usare altri assistenti vocali (come Assistant di Google) come assistenti predefiniti, sono stati notati soprattutto nel rilascio americano di HomePod, che per il controllo si basa quasi esclusivamente sull’assistente vocale; poiché il dispositivo, dalla critica, è stato promosso a pieni voti per la qualità audio (nonché per la qualità del prodotto stesso) ma bocciato per la scarsa comprensione delle parole da parte dell’assistente vocale, si capisce che Apple sta correndo ai ripari proprio per evitare che questo problema limiti le vendite dello speaker.
Delle assunzioni, naturalmente, beneficeranno tutti gli utenti che usano Siri, che con il passare del tempo diventerà sempre migliore, sia nel numero delle funzioni che nella precisione con cui le svolgerà: non ci resta, quindi, che aspettare che questi miglioramenti abbiano finalmente i loro frutti sui nostri dispositivi così come su quelli nuovi che devono ancora uscire.
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