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A San Francisco si terrà la annuale LGBT Pride Parade, la parata che esalta l’orgoglio degli LGBT, ovvero Lesbian Gay Bisex Transgender, una manifestazione nata con l’intenzione di difendere la Fierezza gay con una marcia per mantenere in vita i moti di Stonewall del 1969. Quest’anno, come deciso dalle alte cariche di Cupertino, anche i dipendenti della Apple dovranno prendere parte all’evento, per dimostrare la vicinanza alla lotta per le discriminazioni. La LGBT Pride Parade è arrivata alla sua 44esima edizione e negli anni precedenti, sebbene per Apple sia la prima partecipazione, troviamo anche dipendenti in rappresentanza di Apple, Google e Facebook.
Lo stesso CEO Tim Cook in un recente editoriale firmato per il Wall Street Journal aveva voluto sottolineare la vicinanza della Apple alla lotta contro la discriminazione, oltre all’aver manifestato il proprio supporto per l’Employment Non-Discrimination act invitando pubblicamente l’intero Congresso a sostenere quest’ultima normativa. Vi riportiamo alcuni passi dell’editoriale firmato da Cook.
«Accettare quella che è l’individualità delle persone rappresenta un gesto di dignità umana e diritto civile. Inoltre è una pratica che rappresenta un importante incentivo alla creatività, che muove il nostro intero settore. Abbiamo notato che le persone si sentono apprezzate per quello che sono e soltanto così riescono ad avere il comfort necessario e una tale confidenza per fare il lavoro migliore della propria vita». Parole dirette che arrivano proprio al concetto cardine: non è dalle preferenze sessuali che potrai essere giudicato, nella filosofia di Apple. Cook ha anche sottolineato, inoltre, che l’ENDA precedentemente citata, all’interno dell’azienda di Cupertino, è stato abbondantemente superato e le politiche interne sono decisamente più attente e accorte alle lotte contro le discriminazioni rispetto a quanto si punta a fare all’interno del Congresso.
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