Apple nella trappola del patent troll della Stec IP
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Apple si prepara a rispondere all’ennesima disputa legale contro le proprie azioni: stavolta tocca alla Stec IP, che attacca l’azienda di Cupertino per i brevetti per la sincronizzazione dei dati su iCloud, App Store e iTunes, che sarebbero stati violati. Il documento che avanza l’accusa, depositato presso la corte distrettuale del Delaware, presenta 7 differenti brevetti che la Stec IP avrebbe acquisito da altre aziende tra cui la Symantec e che Apple ha violato senza autorizzazione.
La Stec IP, nei suoi documenti, assicura anche che l’azienda non riguarda assolutamente la stessa produttrice di dischi rigidi, l’omonima STEC, che ha a sua volta avviato una disputa legale contro Apple. La Stec IP, però, nel frattempo sta tentando di rivalersi anche su altre aziende come Oracle, Google, Amazon e altri colossi del genere informatico. La maggior parte di esse sono state identificate come patent troll, appunto un trolling, come si dice attualmente nel mondo dell’informatica, con i brevetti: un acquisto sfrenato di diverse tecnologie soltanto per rivalersi sui grandi colossi e guadagnarne economicamente dalle dispute. Ora Apple, però, dovrà rispondere di violazione sui sistemi di sincronizzazione, sulla tecnica per abilitare l’accesso e la modifica di informazione in remoto da qualsiasi device e anche ai sistemi di gestione di un network che ha un catalogo di file gestito da server in rete.
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