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È l’ennesima rivoluzione, perché è giusto che sia così. La Apple, durante il keynote di ieri sera, ha presentato la sua nuova line-up per la fine del 2014 e per il 2015, in attesa del prossimo evento di tale portata. Oltre all’iPhone 6, la novità che più era attesa in ambito iDevice era sicuramente l’Apple Watch, annunciato come grande nuovo arrivato della scuderia di Cupertino.
Un “orologio” che immediatamente viene inserito nel sito di Apple, dapprima down e poi rimesso online con l’update del caso, e che si presenta sul mercato dividendo, come suo solito, l’intero pubblico e l’intera utenza. Se da un lato, infatti, l’Apple Watch è la novità del giorno, è anche alta la richiesta economica per il suo acquisto: sei cinturini intercambiabili, tra colori e materiali, dalla pelle alla gomma colorata, fino all’acciaio senza dimenticare i 18 carati. Schermo in vetro zaffiro, con ovviamente il touchscreen e le gesture a disposizione, con un sensore della forza del tocco. «Un nuovo modo di comunicare» ha detto Tim Cook, che effettivamente presenta un accessorio che permette di potenziare quelle che sono le funzionalità degli iDevice. Un dispositivo pensato tanto per monitorare la salute quanto le attività fisiche, che ha un giroscopio e l’attivazione dello schermo figlia del movimento del polso. Supporto con Siri, dettatura dei messaggi e di qualsiasi testo, integrazione con tutte le app di Apple e una rotellina posta sul lato che permette di passare da un’app all’altra.
L’Apple Watch sarà disponibile in tre diverse versioni e in due dimensioni diverse: dal Watch basilare fino al Watch Sport, senza dimenticare il Watch Edition. Sarà possibile collegarlo soltanto agli iPhone dal 5 in avanti e sarà disponibile nel 2015 al prezzo di 349 dollari, in partenza. Un costo elevato per un orologio, se decidiamo di fermarci a intenderlo come tale, ma è palese che l’Apple Watch non è un accessorio da polso, ma un nuovo prodotto pronto a integrare la vostra esperienza con la Mela. Una rivoluzione, annunciata e finalmente arrivata: ora non resta che attendere le prime prove su strada.
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