Apple come un avvoltoio: denunciata la Kodak

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Due giorni fa appena la Kodak, un pilastro del mercato fotografico, ha annunciato di aver richiesto una sovvenzione statale per evitare il fallimento e la successiva scomparsa dal mercato moderno: a rappresentare il principale problema per l’azienda è stato l’avvento del digitale, che ha completamente eclissato il commercio di pellicole, nel quale la Kodak era maestra. Come se non bastasse, però, ora anche la Apple si avventa sull’azienda come un avvoltoio per strappare gli ultimi brandelli di carne dalla carcassa morente.

L’azienda di Cupertino ha fatto presente che la richiesta di finanziamento della Kodak nasce con lo scopo di salvare dei brevetti depositati ingiustamente. Sembra infatti che negli anni ’90 la Apple e la casa asiatica con una partnership avviarono un procedimento atto ad inaugurare una nuova era della fotografia, ma la Kodak dovette siglare un accordo di non divulgazione. Nel corso degli anni, però, a Rochester non hanno riconosciuto tale clausola alla Apple, che con dei controlli nell’agosto 2010 ha accusato l’azienda di essersi appropriata indebitamente del brevetto 216.

Ora la richiesta di Apple nei confronti della Kodak è di 3 miliardi di dollari, ricavati dalle vendite della licenza precedentemente indicata. È palese però che tale cifra, al momento, non è nelle corde dell’azienda americana, ma sembra che a Cupertino nessuno voglia fare sconti.

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