Proprio ieri parlavamo del tablet Philips, una delle prime tavolette digitali ad avere al proprio interno un processore con architettura MIPS, la quale è completamente differente dalla tradizionale ARM e garantisce un maggiore risparmio energetico, offrendo così un’autonomia più elevata.
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Come già sottolineato nell’articolo precedente, il supporto del sistema operativo Android ai processori MIPS è ancora scarso, ma in futuro le cose potrebbero cambiare. I rappresentanti di Google hanno infatti fatto sapere che è stato da poco rilasciato un SDK (Software Development Kit, ovvero Kit di Sviluppo) di Android compatibile appunto con i processori di tipo MIPS. In questa maniera, gli sviluppatori possono già iniziare a creare giochi e applicazioni in grado di sfruttare tutte le potenzialità di queste interessanti CPU.
Sempre da Google arriva la notizia che le future versioni di Android avranno il supporto nativo ai processori MIPS, in modo da spingere i produttori a puntare anche su questa architettura.
Secondo una statistica realizzata dal sito EE Times, ora come ora ci sarebbero sul mercato mondiale poco meno di 2 milioni di tablet MIPS, un numero più che sufficiente per attirare l’attenzione della compagnia di Mountain View. Ben vengano innovazioni di questo tipo, visto che l’autonomia è uno dei temi più discussi del momento e senza dubbio uno dei più importanti quando si parla di tablet.
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