Con una dichiarazione ufficiale, AMD ha smentito di essere interessata ad acquisire la licenza per i processori ARM. L’intenzione infatti è quella di continuare a sviluppare su piattaforma x86, creando nuovi chipset sempre più performanti e dedicati sia al settore desktop che a quello mobile, in particolar modo a quello dei tablet PC.
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Niente matrimonio tra AMD e ARM, o almeno non ancora. John Taylor, il direttore prodotti client e marketing software di AMD, ritiene che la sua azienda sia in possesso delle conoscenze e tecnologie grafiche necessarie per realizzare in maniera indipendente un chipset dedicato al settore mobile, senza quindi necessità di affidarsi alla tecnologia ARM.
Attualmente l’azienda canadese ha realizzato una APU con CPU dual core di tipo C-50 in grado di garantire un TDP di appena 5 Watt. Nella roadmap presentata alla stampa, si capisce che per il prossimo anno c’è in programma lo sviluppo di un’APU specifica proprio per i tablet PC, con un consumo medio ancora più ridotto e un processo produttivo di 28 nanometri.
L’APU di AMD per il settore dei tablet PC sarà basata sull’architettura Krishna e Wichita, e pare che Android sarà uno dei primi sistemi operativi a sfruttarla. Non è comunque da escludere che anche i futuri modelli di iPhone e iPad ne siano provvisti.
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