Alone in the Dark per iPad, un celebre gioco horror del passato arriva su iOS
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Lo abbiamo detto già molte volte, e continuiamo a ripeterlo: l'iPad rappresenta un ottimo dispositivo per l'accoglienza di giochi che per ovvi motivi non vengono più prodotti, e non funzionano, sulle console da gioco e sui computer in vendita al giorno d'oggi.
L'ennesimo esempio di gioco vecchio (la prima uscita nel 1992) che arriva anche sul nostro iPad, ad un prezzo veramente irrisorio per uno dei giochi più spaventosi di sempre, è Alone in the Dark, uno degli esponenti del genere Survival Horror, genere reso celebre in seguito dalla saga di Resident Evil.
Nel gioco ci troveremo ad investigare sulla morte misteriosa di Jeremy Hartwood, proprietario dell'omonimo maniero e deceduto in circostanze misteriose. Potremo impersonare due protagonisti diversi, esattamente come nel gioco originale, che per motivi diversi si avvicineranno alla villa per investigare non credendo all'ipotesi del suicidio: la nipote di Hartwood, Emily, oppure il detective privato Edward Cornby.
Come potete notare anche dallo screenshot di testa dell'articolo, la grafica è rimasta identica al gioco originale, scelta probabilmente azzeccata in quanto nessuna grafica più innovativa avrebbe potuto saper cogliere la particolare atmosfera dell'originale. Modelli poligonali (e che poligoni!), quindi, sia per i personaggi (protagonisti e nemici) che per gli ambienti, ma che riesce a rendere completamente l'azione.
Ovviamente prese le dovute precauzioni: niente suoni come televisione accesa, luminosità adeguata (il gioco è piuttosto buio) e ovviamente cuffie nelle orecchie, per godere al meglio delle colonne sonore e degli effetti audio che contribuiranno non poco alla realizzazione dell'atmosfera horror e all'impressione di trovarci davvero all'interno di villa Hartwood.
I controlli sono stati ovviamente rivisti, ed è sufficiente toccare un oggetto per interagire, mentre potremo avvalerci dei tasti virtuali, relegati in un angolo e poco invasivi, per il movimento dei personaggi.
Se conoscevate il gioco e lo avevate giocato tanti anni fa, non avte motivi per non scaricarlo; se non lo conoscevate perché siete “giovinotti” vi consigliamo di dare comunque un'occhiata al gioco che è stato il padre del genere Survival Horror e che ha contribuito non poco a scrivere la storia dei videogiochi.
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