Con l’avanzamento tecnologico l’umanità sta finalmente scoprendo i misteri dell’universo grazie soprattutto agli studi, alle tecniche avanzate ed agli strumenti sempre più potenti.
Yuri Gagarin è stato il primo uomo che è andato nello spazio, nell’ormai lontano 1961, tuttavia l’uomo è da tempi ancora meno recenti che spedisce attrezzatura, esperimenti e razzi in orbita, grazie ai quali è possibile studiare tutto ciò che circonda la Terra.
I detriti spaziali sono diventati un tema di discussione molto importante tra gli esperti del settore, infatti riuscire ad eliminarli non è di sicuro una delle procedure più semplici ed economiche, specialmente se rapportate a quanto avviene sul pianeta.
Per i prossimo futuro è prevista una missione spaziale che avrà proprio l’obiettivo di rimuovere oltre 112 kg di detriti provenienti da una parte inutilizzata di un VESPA (Vega Secondary Payload Adapter) che è in orbita sin dal 2013. L’operazione prende il nome di ClearSpace-1 e partirà intorno alla fine del 2026.
Questo esperimento sarà il primo di tanti tentativi che porteranno alla pulizia dello spazio intorno alla Terra, eliminando quanti più resti provenienti dalle più e meno recenti missioni spaziali avvenute per volontà delle varie potenze mondiali.
Il comunicato stampa che ha riferito dell’imminenza di questa operazione dall’alto interesse scientifico ha chiarito che: “la semplice forma di questo detrito spaziale consentirà di dimostrare le tecnologie della navicella e del suo quartetto di bracci robotici, aprendo così la strada a missioni più impegnative con più catture per volo”. Da questa missione infatti si potranno studiare nuove tecniche e perfezionamenti per rendere ancora più efficiente il lavoro di pulizia dell’orbita.
Tale iniziative è una rivoluzione molto importante in quanto rappresenterà l’unico tentativo attualmente disponibile utile alla rimozione degli scarti di satelliti, lanci e stazioni spaziali. Come confermato sia da Luc Piguet, l’amministratore delegato e co-fondatore di ClearSpace, che dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), la quantità di detriti rilasciati nello spazio è molto superiore a quanto immaginato e calcolato in precedenza.
Attualmente ad esempio intorno alla terra sono presenti oltre 1.780 satelliti inutilizzati e più di un milione di detriti che, a seconda della loro dimensione, viaggiano ad alte velocità intorno e verso la Terra. Grazie al veicolo usato da ClearSpace dal peso di oltre 700 kg, si potrà limitare l’impronta dannosa dell’uomo che si trovano oltre le nuvole.