Durante questi ultimi anni si è sentito spesso parlare di Rottamazione, una possibilità concessa dal Governo che è stata molto ben accolta dai cittadini dal Nord al Sud Italia.
Questa particolare procedura, ha permesso a tantissime persone di annullare completamente i propri debiti con lo Stato, eliminando cartelle esattoriali presenti nei magazzini dell’Agenzia delle Entrate ormai da tantissimi anni.
Le regole di tale pratica, tanto discussa durante il primo anno di Governo del centro destra, sono state cambiate diverse volte, tanto che tutt’oggi moltissimi debitori cercano di capire quali debiti sarebbero potuti rientrare nella Rottamazione e quali no.
Il dubbio è anche alimentato dal fatto che la cancellazione delle cartelle spesso non ha portato ad alcuna notifica, perciò è anche comprensibile il sentimento di insicurezza provato dai cittadini, che si sono ritrovati spaesati e confusi.
Ultimamente però, l‘Agenzia delle Entrate sta inviando, via posta, diverse segnalazioni e avvisi ai contribuenti ancora titolari di debiti, i quali potrebbero preso ritrovarsi una brutta sorpresa sia nel conto corrente che nel garage.
I solleciti di pagamento delle cartelle esattoriali che ancora gravano sulle spalle delle persone stanno arrivando dritti nelle caselle di posta, sia fisica che elettronica. Nello specifico, queste comunicazioni riportano i nomi degli Enti creditori che hanno incaricato l’Agenzia delle Entrate alla riscossione del denaro, la quale impone anche delle conseguenze molto gravi in caso di mancato pagamento. Nel caso in cui la transazione non venga fatta entro 30 giorni dalla notifica infatti, scatterà automaticamente il fermo amministrativo del veicolo.
Questa conseguenza porterà all’inevitabile impossibilità di viaggiare liberamente con il proprio mezzo di trasporto, il quale dovrà necessariamente rimanere spento. I più colpiti dal fermo amministrativo sono sicuramente le famiglie con lavoratori o chi, vivendo in un paese fuori dalla città e mal collegato dai servizi di trasporto pubblico, ha bisogno dell’auto per entrare in possesso dei beni di prima necessità, come gli alimenti o le medicine.
Va inoltre ricordato che, qualora si ignorasse la comunicazione dell’Agenzia (non pagando quindi il debito) e si decida comunque di utilizzare l’auto nonostante il fermo amministrativo, si potrà incorrere nel rischio di ricevere una sanzione molto salata, che parte da 1.984 euro e arriva fino a 7.937 euro, senza contare che verrà poi revocata anche la patente e applicate nuove sanzioni amministrative da pagare.