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Con l’Activation Lock la Apple era riuscita ad arginare sommariamente il problema dei furti di iPhone e iPad: il funzionamento di tale aspetto permetteva, infatti, a tutti i possessori di bloccare il dispositivo e quindi tutti i ladri non avrebbero potuto riciclare l’iDevice se non in possesso delle credenziali e dell’Apple ID del legittimo proprietario. Purtroppo ChronicUnlocks è riuscita a trovare e sviluppare un sistema che possa aggirare tale problematica, per quanto riguarda i furti, così da bloccare l’Activation Lock, che risulta essere meno affidabile di quanto dovrebbe, a questo punto.
Va da sé che il costo dell’operazione è leggermente alto: parliamo di circa 150 euro. Non una cifra altissima, ma che comunque può essere sfruttata da parte dei riciclatori per ottenere un guadagno almeno del doppio del prezzo rivendendo l’iDevice in questione sul mercato nero. La società che ha sviluppato tale sotterfugio elettronico si è giustificata dicendo che la finalità principale di sviluppo è stata quella di assicurare a tutti i possesso di un iDevice la possibilità di recuperare le proprie credenziali nel caso in cui si dovessero dimenticare. Insomma un hack homemade per aggirare il blocco da voi, senza l’intervento della Apple.
Sicuramente una giustificazione condivisibile, ma che lascia spazio a numerose altre critiche, perché è palese che l’utilizzo avverrà più spesso da parte dei riciclatori che da parte dei normali acquirenti. Resta, però, il dubbio sulla poca forza e poca sicurezza offerta dall’Activation Lock, che dinanzi a questi nuovi sviluppi risulta essere quasi inutile per la difesa del proprio device. Si attende un’eventuale replica da parte di Cupertino riguardante lo sviluppo della ChronicUnlocks.
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