A tutto sesso: uno studio lo conferma che per risultati di salute e celebrali è la migliore delle cure | Ecco allora i migliori orari e quante volte farlo
Che l’amore faccia bene alla vita è risaputo da millenni, tuttavia uno studio recente ha portato alla luce un fatto estremamente rilevante.
I risultati hanno rivelato che avere una vita sessuale attiva riesce a migliorare diversi aspetti della salute, specialmente di una certa fascia di popolazione.
Lo studio americano condotto da Hui Liub, Shannon Shena e il loro team di ricercatori della Hope College (Michigan) e della Purdue University (Indiana) ha preso in esame un grande numero di volontari per valutarne non solo la frequenza sessuale ma anche la sua qualità, riuscendo a scoprire tutte le relazioni che questi due elementi hanno con la salute fisica e mentale.
I benefici registrati risultano variare a seconda dell’età e del genere, tuttavia i miglioramenti più evidenti hanno coinvolto una fascia d’età specifica, compresa tra i 62 e i 74 anni, mostrando come quest’attività totalmente naturale offra dei vantaggi soprattutto a quella fascia di età culturalmente non associata all’attività sessuale.
All’interno dello studio, pubblicato sul Journal of Sex Research, si può leggere: “Come visto nel nostro campione, promuovere la qualità sessuale tra le coppie giovani-anziane può essere un modo per combattere i deficit che le persone si aspettano arrivino con l’invecchiamento”.
Tutti i benefici del sesso, come ottenerli
Il primo punto a favore dell’attività sessuale è sicuramente quella legata alla salute fisica, infatti l’attività fisica periodica (almeno una volta la settimana) migliora il sistema cardiovascolare e aumenta i livelli di sangue nel cervello, prevenendo e riducendo il rischio di insorgenza di molte patologie degenerative.
In più, il vero risvolto positivo di questo studio riguarda i benefici a lungo termine dell’attività sessuale, in soli 5 anni infatti si può migliorare di gran lunga la funzione cognitiva, grazie anche all’aumento della felicità e del benessere promosso dagli ormoni rilasciati durante l’amplesso. I soggetti che hanno preso parte al progetto sono stati sottoposti a dei test che riguardavano il linguaggio, i calcoli, l’orientamento, l’attenzione e la memoria, dimostrando miglioramenti sorprendenti.
I ricercatori a capo del progetto hanno poi concluso scrivendo che: “I nostri risultati contribuiscono a contestualizzare una comprensione sfaccettata dell’invecchiamento sano e forniscono indicazioni per le pratiche cliniche e le decisioni politiche riguardanti la salute cognitiva e in particolare su come possa essere correlata alla vita sessuale, un ambito spesso trascurato per gli adulti più anziani”.